domenica 11 maggio 2025

Poesie e realtà '45 - '75

Quest'opera in due volumi a cura di Giancarlo Majorino offre un panorama della poesia italiana nel primo trentennio del secondo dopoguerra (1945-1975) ponendosi, come "un'antologia diversa, che rifiuta le regole della corporazione letteraria e riporta poesie, riviste, correnti e contro correnti, gruppi e singoli scrittori nel movimento della realtà. La circolazione dei testi poetici e la ricezione del lettore proletario sono spregiudicatamente collocate all'interno della lotta di classe, nel tentativo di rapportare bellezza, espressione della verità, rivoluzione". Fu una poesia, questa, nata in anni densi di progetti, tra fermenti e utopia, all'insegna di quella speranza - talvolta quasi incredula che il mondo potesse intraprendere una strada nuova, di uguaglianza, di partecipazione attenta, senza prevaricazioni, senza arroganza - eppure e tuttavia, sempre speranza viva.

Nel primo volumetto, che reca come sottotitolo "Il dopoguerra; gli anni della guerra fredda", leggiamo poesie di poeti "già operanti" come Saba e Ungaretti, Quasimodo e Gatto, Sereni e Solmi, Bertolucci e Luzi. Seguono "testi neorealisti" di Giorgio Piovano, Luigi Di Ruscio, poeti oggi quasi dimenticati, e di Rocco Scotellaro. Eppure "Canzone del 14 luglio" di Piovano esprime "adeguatamente ciò che fino ad allora non figurava nel possibile poetico" come vita e rapporti tra compagni. In Di Ruscio troviamo "un coraggioso e coatto impegno a ragionare, a lottare, a non cedere".

Nella seconda parte del volume, dedicato agli anni della guerra fredda incontriamo le pagine di "Officina", rivista che uscì tra il 1955 e il 1958. I redattori erano Leonetti, Pasolini e Roversi, ai quali si sarebbero aggiunti, in una fase successiva, Fortini, Romanò e Scalia.

Il secondo volume, che si riferisce agli anni dal 1968 al 1975, ha come sottotitolo "Il miracolo economico e il centro sinistra", collocandosì così nel cuore della vita politica e culturale della quotidianità italiana del tempo. Vi sono inseriti e commentati i poeti della neoavanguardia, Sanguineti, Porta e Zanzotto; sono citati e analizzati gruppi, riviste e testi di opposizione marxista con riferimento alla poesia, tra questi spiccano le opere di Fortini, Pagliarani, Trasanna, Di Ruscio, Majorino, e l'attenzione a riviste mitiche come "Quaderni piacentini", "Rendiconti", "Angelus novus". Nella seconda parte del libro sono antologizzati testi e poeti più recenti, sempre con riguardo al periodo dal 1968 in poi, ricco di idee, progetti, ribellioni: Morante, Rossi, Giudici, Risi, Bellezza, Neri, Cucchi, Trasanna, Brugnaro, Raboni.

L'indagine su un trentennio di poesia che non può essere né dimenticato né ignorato, e trentennio forse sotto la cenere mai spento, si offre a lettori vecchi e nuovi in quest'opera venuta da lontano e disponibile per la lettura in numerose biblioteche italiane.

Poesie e realtà '45 - '75, a cura di Giancarlo Majorino, Savelli 1977


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