sabato 14 giugno 2014

E' accogliente la mia casa, di Sigurður Pálsson



"La poesia di Sigurdur Pálsson, autore islandese assai eclettico, è caratterizzata da un’ampia gamma di registri, dal lirico all’ironico, dal micro-narrativo all’epigrammatico, in una costante alternanza di soggettività individuale e plurale, quel «noi» che in È accogliente, la mia casa echeggia frequentemente come un monito, il quale è anche un richiamo etico a un’esigenza di condivisione. La voce del poeta chiama altre voci all’ascolto, al dire, ne diviene cassa di risonanza, in un testo che si vuole «pieno di gente» e non disdegna il grottesco dell’aneddotica, il nudo stillicidio dell’elencazione dei «simboli della morte». La traduzione di Silvia Cosimini, da due decenni ormai voce ufficiale della lingua e cultura islandese in Italia, restituisce con precisione e gusto le spigolosità e dolcezze di questa poesia, prestando attenzione alle reiterazioni anaforiche, all’articolazione strofica, alla ricreazione delle immagini così anomale e originali di Pálsson, l’intima, segreta e notturna musica del Terzo ritornello dello spettro che recita: «Veglio / non riesco a morire». Ne risulta un esito particolarmente convincente e godibile, di sapida efficacia stilistica".
Questa la motivazione con la quale la giuria del premio nazionale di poesia e traduzione poetica "Achille Marazza" ha insignito del premio 2014 per la traduzione di poesia Silvia Cosimini (ex aequo con Renata Morresi), traduttrice e curatrice dell'opera di Pálsson in Italia. Questo agile libro raccoglie una selezione di liriche che ben rappresenta la poetica dell'autore islandese. Ne diamo qui un saggio.

I PRIMI PASSI

La piena del fiume
tempo di bonaccia 

Uno scatto nell'erba
non poche le impronte

S'intorbida per gioco
le corde si intrecciano

Terso il cielo
ovunque dei canti

I primi passi
inizio di un grande viaggio.


BORGES

Una dopo l'altra si sono spente le luci
alle finestre della casa

A lungo una luce ha fissato
le stelle
dall'abbaino nella casa cieca

E poi non ci fu
più luce

La luce rientrata

splende luminosa nel cielo stellato
della biblioteca.


SCRITTO SULLA SABBIA

Fuori attende la sabbia nera
sottile e umida

Il dito si ghiaccia un poco
a scrivervi

Il corpo si scalda un poco
e anche il groviglio che si chiama
spirito
mente
anima

Le onde si avvicinano

il respiro 
pieno di mestizia
di gioia di vita

Le onde si avvicinano.

E' accogliente la mia casa, di  Sigurður Pálsson ( Mobydick editore 2013) traduzione e cura di Silvia Cosimini

Silvia Cosmini legge Pálsson durante la cerimonia di premiazione

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