domenica 21 settembre 2025

Vecchi, di Giulio Martinoli

"Meglio solitaria, meglio selvatica, piuttosto che addolorata ed emotivamente coinvolta. Meglio sola, ma serena. Il dolore degli altri non fa più per me, dal momento che poi diventa anche mio. Del resto non mi ritengo propriamente una persona asociale. Partecipo, seppure con un certo distacco, senza un vero e proprio coinvolgimento da parte mia, alla vita di questa comunità di anziani, di vecchi tutti quanti con una breve aspettativa di vita dinanzi a sé. Chiacchiero, scherzo, mi sforzo di ridere o di indignarmi, persino".

Parla così Adelaide, protagonista del nuovo romanzo di Giulio Martinoli. Adelaide è un'infermiera in pensione che sceglie, pur essendo perfettamente autosufficiente, di trascorrere ciò che le resta da vivere in una residenza per anziani. Ma anche in un luogo protetto non si sfugge alla vita, ai suoi tranelli, alla rabbia e al sorriso, alle rare gioie e agli ineluttabili dolori. Il primo di questi ultimi è il rapido decadere del corpo e della mente della compagna di stanza di Adelaide, tanto da obbligarla a chiede una camera singola, pur piccola, ma tutta sua, isolata, quasi immune da ogni evento conturbante e difficile. Così Adelaide è libera di riflettere sulla sua vita, di radunare i ricordi e di raccontarli a noi lettori con sincerità, efficacia e perfino serenità.

Giulio Martinoli è nato a Jersey nel 1942 e risiede a Omegna, sul lago d’Orta. Per oltre trent’anni ha insegnato inglese nelle scuole medie superiori ed ha tenuto corsi Uni3 di letteratura, storia dell’arte, lingua inglese, scrittura creativa. È stato inoltre direttore della biblioteca civica della sua città.

Critico d’arte, ha organizzato e promosso numerosissime mostre e scritto saggi e libri dedicati ad artisti del suo territorio, il Verbano-Cusio-Ossola. Si è dedicato egli stesso, con successo, alla pittura.

G. Martinoli, Vecchi, Dialoghi 2025


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