mercoledì 26 febbraio 2025

Io, mio figlio e la musica, di Remo Vinciguerra

Ventisette sono i capitoli di quest’opera arguta, documentata e allegra insieme. Ricco di notizie, il libro non abbandona mai il tono semplice e accattivante con cui illustra la storia della musica, le creazioni dei più celebri compositori, la diffusione della musica tra il pubblico attraverso i secoli e fino ai nostri giorni. Io, mio figlio e la musica, uscito postumo, può essere considerato uno dei capolavori di Remo Vinciguerra (1956-2022), per la sua capacità di esporre temi importanti e profondi con rigore, ma anche con spontaneità e chiarezza esemplari. Vinciguerra è stato pianista e compositore di vaglia ed esperto di didattica pianistica in stile jazzistico e moderno. Autore di un vasto repertorio di opere dedicate al pianoforte, è stato molto amato dai suoi studenti e dai giovani in generale ai quali sapeva proporre realtà sonore sempre nuove, spaziando dalla classicità e dalle opere dei più grandi maestri del passato fino alla più recente attualità. In appendice al nostro libro, una playlist di 55 titoli accessibile mediante QR Code invita all’ascolto di tutti i brani citati nel testo. 

La recensione completa si legge su Mangialibri al link Io, mio figlio e la musica | Mangialibri dal 2005 mai una dieta

Remo Vinciguerra, Io, mio figlio e la musica, Curci Editore 2022


sabato 15 febbraio 2025

La bambina che ascoltava gli alberi, di Natasha Farrant

In una valle segreta sorge una casa antica e illustre, famosa per gli alberi che crescono nel suo immenso parco: faggi, olmi, meli, tigli, querce, noccioli e bossi diffondono ovunque ombra e bellezza. In quella villa e in quel parco vive con la sua famiglia Olive, una bambina di undici anni con due codini e con un paio di occhiali che spesso le scivolano sul naso. Olive è intelligente, gentile e anche terribilmente timida. La sua migliore amica è una quercia antica, una monumentale pianta di più di quattrocento anni. Olive che, a causa della timidezza, non riesce a parlare con nessuno né a rispondere a chi la interpella, trascorre la maggior parte del suo tempo ai piedi della quercia amica e le parla a lungo, le racconta tutto di sé. Quando la bambina è triste, quella grande pianta la consola cullandola sui suoi rami, quando è allegra le foglie frusciano forte come se ridessero. Una mattina di primavera, metre la famiglia è radunata per la colazione, il papà di Olive annuncia la sua intenzione di costruire una nuova casa nel parco, una casa estiva destinata alle feste e ai picnic. Non sarebbe la prima volta che i progetti del papà causano caos e distruzione e anche questa nuova decisione suscita qualche timore: il luogo in cui sorgerà la nuova casa, infatti, è proprio quello in cui c'è la quercia amica di Olive. La bambina, allora, trova il coraggio di difendere quell'albero centenario tenendo testa al padre. Sorpreso, quest'ultimo le concede sette ore per trovare una soluzione diversa, più emozionante della casa per le vacanze. Se Olive ci riuscirà, il papà non abbatterà la quercia.

Suggestiva e coinvolgente è la storia di cui è protagonista la piccola Olive, divenuta coraggiosa per difendere la sua amica quercia. Il racconto, pur se fantastico, ci ricorda con efficacia l'importanza degli alberi, fondamentali per la nostra vita e quella di tutta la Terra.

Natasha Farrant, La bambina che ascoltava gli alberi, Piemme 2022, traduzione di Clare Stringer, illustrazioni di Lydia Corry

giovedì 13 febbraio 2025

Non tutto il mare è perduto, di Giuseppe Ungherese


Giuseppe Ungherese, laureato in scienze naturali e dottore di ricerca in ecologia, nel 2015 inizia a collaborare con Greenpeace occupandosi di microplastiche e di altri inquinanti delle acque marine, sostanze pericolose per la salute dell’uomo e per tutti gli esseri viventi. Non tutto il mare è perduto illustra chiaramente la situazione delle acque e dei fondali marini, spaziando anche nella storia e nei miti più noti e suggestivi che hanno contribuito al fascino e alla conoscenza delle nostre coste, oggi seriamente minacciate dall’inquinamento, come documentano studi approfonditi di diverse università. Eppure nel titolo del libro si intravvede anche un barlume di speranza, come afferma l’autore stesso nelle ultime frasi del saggio: “Per la nostra Terra e il nostro mare (il più grande ecosistema planetario), con le loro straordinarie bellezze e le magnifiche creature che li popolano, non tutto è perduto. Possiamo ancora salvarli, per il benessere di tutti gli esseri viventi e per permettere la prosperità delle future generazioni. Ma dobbiamo farlo subito, a partire da adesso. Non c’è un secondo da perdere”.

Giuseppe Ungherese, Non tutto il mare è perduto, Casti Editore 2022

sabato 8 febbraio 2025

La tua migliore amica Anne, di Jacqueline Van Maarsen

"Finisco di leggere il libro e scrivo una lettera al signor Frank per ringraziarlo. In realtà non penso che il diario di Anne verrà letto da molte persone. Chi può avere ancora voglia di leggere sulla guerra? Tutti sono contenti che sia finita. Ma per fargli un piacere in fondo alla lettera scrivo: forse il libro di Anne un giorno diventerà famoso!" 

Così scrive Jacqueline al padre di Anne Frank per ringraziarlo di averle donato una copia a stampa del diario della sua migliore amica. Jacqueline ha vissuto una vita serena e agiata ad Amsterdam, con la mamma di origine francese, il papà e la sorella maggiore Cricri. Finché il 30 gennaio 1935, nel gioioso pomeriggio della festa per il suo compleanno, Jacqueline sente che il suo papà, parlando con quello di Inge, pronuncia parole come "nazismo", "antisemitismo", "ebrei" e aggiunge che in Germania gli ebrei non sono sicuri. A scuola proprio in questo periodo cominciano ad arrivare, sempre più numerose, nuove compagne in fuga. E dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale, quando l'Olanda viene invasa dalle truppe naziste, anche la tranquilla e operosa Amsterdam non è più sicura. Il papà di Jacqueline è ebreo, perciò anche lei deve portare la stella gialla e può frequentare solo la scuola ebraica. 

Ed è proprio al liceo ebraico che conosce Anne Frank. Tra loro nascono subito una profonda simpatia e una grande intesa, tanto che le due ragazzine diventano inseparabili e si definiscono "migliori amiche". All'improvviso, però, Anne e la sua famiglia scompaiono. Si crede che si siano rifugiati a casa di parenti nella neutrale Svizzera, ma non arriva più nessuna notizia e il silenzio cala su di loro. Solo al termine della guerra Jacqueline conoscerà il tragico destino di Anne e riceverà la lettera di addio che la sua amica ha scritto per lei: "... ti scrivo questa lettera per dirti addio, ti stupirai probabilmente, ma il destino non ha voluto altrimenti per me, devo andare via con la mia famiglia, i motivi li sai bene anche tu". 

Jacqueline van Maarsen, presente nel diario di Anne Frank con lo pseudonimo di Jopie, ha raccontato, dopo un lunghissimo silenzio, la storia della loro amicizia, le loro conversazioni, i sogni e i propositi per il futuro. Questo libro presenta la versione dell'opera scritta dall'autrice per i tanti ragazzi che ha incontrato rendendo la sua testimonianza in giro per il mondo. 

J. Van Maarsen, La tua migliore amica Anne, San Paolo 2022,
traduzione di Anna Patrucco Becchi