In una valle segreta sorge una casa antica e illustre, famosa per gli alberi che crescono nel suo immenso parco: faggi, olmi, meli, tigli, querce, noccioli e bossi diffondono ovunque ombra e bellezza. In quella villa e in quel parco vive con la sua famiglia Olive, una bambina di undici anni con due codini e con un paio di occhiali che spesso le scivolano sul naso. Olive è intelligente, gentile e anche terribilmente timida. La sua migliore amica è una quercia antica, una monumentale pianta di più di quattrocento anni. Olive che, a causa della timidezza, non riesce a parlare con nessuno né a rispondere a chi la interpella, trascorre la maggior parte del suo tempo ai piedi della quercia amica e le parla a lungo, le racconta tutto di sé. Quando la bambina è triste, quella grande pianta la consola cullandola sui suoi rami, quando è allegra le foglie frusciano forte come se ridessero. Una mattina di primavera, metre la famiglia è radunata per la colazione, il papà di Olive annuncia la sua intenzione di costruire una nuova casa nel parco, una casa estiva destinata alle feste e ai picnic. Non sarebbe la prima volta che i progetti del papà causano caos e distruzione e anche questa nuova decisione suscita qualche timore: il luogo in cui sorgerà la nuova casa, infatti, è proprio quello in cui c'è la quercia amica di Olive. La bambina, allora, trova il coraggio di difendere quell'albero centenario tenendo testa al padre. Sorpreso, quest'ultimo le concede sette ore per trovare una soluzione diversa, più emozionante della casa per le vacanze. Se Olive ci riuscirà, il papà non abbatterà la quercia.
Suggestiva e coinvolgente è la storia di cui è protagonista la piccola Olive, divenuta coraggiosa per difendere la sua amica quercia. Il racconto, pur se fantastico, ci ricorda con efficacia l'importanza degli alberi, fondamentali per la nostra vita e quella di tutta la Terra.
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Natasha Farrant, La bambina che ascoltava gli alberi, Piemme 2022, traduzione di Clare Stringer, illustrazioni di Lydia Corry
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