sabato 7 ottobre 2017

Mario Lodi. Pratiche di libertà nel paese sbagliato


La graphic novel, scritta da Alessio Surian e Diego Di Masi, disegnata da Silvio Boselli, racconta la storia di Mario Lodi, valoroso esponente di tutta una generazione di maestri del dopoguerra della quale fecero parte, tra gli altri, Gianni Rodari, Fiorenzo Alfieri, Albino Bernardini, Bruno Ciari e Alberto Manzi, insieme a una nutrita schiera di maestre e maestri "ignoti", che furono i fondatori e i costruttori della scuola, libera ed egualitaria, della nascente Repubblica italiana.
Ispirato dal metodo di Célestin Freinet, Lodi fu tra i fondatori del Movimento di Cooperazione Educativa (MCE) che contò, nei suoi anni migliori, oltre seimila iscritti. La sua attività didattica è stata documentata da libri fondamentali come C'è speranza se questo accade al Vho, Il paese sbagliato (vincitore del premio Viareggio), e dall'impresa, curata e realizzata insieme ad altri educatori, della Biblioteca di lavoro, serie di quaderni didattici (ben 127), editi da Manzuoli di Firenze. Ma come non citare Cipì, che uscì in prima edizione nel 1961, avendo come autori "Mario Lodi e i suoi ragazzi"?
"Oggi è difficile educare - notò Lodi in un suo intervento - perché il nostro impegno di formare a scuola il cittadino che collabora, che antepone il bene comune a quello egoista, che rispetta e aiuta gli altri, è quotidianamente vanificato dai modelli proposti da chi possiede i mezzi per illudere che la felicità è nel denaro, nel potere, nell'emergere con tutti i mezzi, compresa la violenza. A questa forza perversa noi dobbiamo contrapporre l'educazione dei sentimenti: parlare di amore a chi crede nella violenza, parlare di pace preventiva a chi vuole la guerra". Un messaggio sempre di attualità e che, provenendo da chi operò in anni difficili ma pervasi di speranza e di fervore, ben diversi dagli attuali contraddistinti dal crollo di ogni utopia e dall'amarezza della disillusione, ha il sapore perfino della chiaroveggenza. 
Nel 1989 Mario Lodi fondò la Casa delle Arti e del Gioco, eccezionale centro di documentazione sull'arte e il pensiero infantile, e ne divenne presidente. 

Autunno, M. Lodi e i suoi scolari, 4B

I bambini osservano il mondo e lo leggono, lo indagano e lo interpretano, divengono essi stessi protagonisti di pensiero e di cultura, di ricerche e di scoperte, insieme al maestro che li guida e li sostiene: "Ci mettevamo in cerchio per poterci guardare in faccia... Nasceva così la base della democrazia". Il rispetto fondamentale per i più piccoli coincide nella scuola di Piadena con la consapevolezza delle loro potenzialità intellettuali e con la volontà di costruire una società nella quale nessuno sia escluso. 
Questo libro, nell'accativante forma di graphic novel, offre a tutti coloro che hanno vissuti gli anni mitici del primo dopoguerra fino alla metà dei Settanta, il piacevole sapore del ricordo e la nostalgia dell'impegno, agli altri, i giovani, il piacere della scoperta di una figura di educatore imprescindibile nella storia del Novencento italiano.

A. Suriani/ D. Di Masi/ S. Roselli, Mario Lodi, Becco Giallo 2015

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