Dato (David) Magrazde, nato a Tbilisi, in Georgia, nel 1962, ha compiuto studi di filologia e letteratura nella sua città. Le sue prime opere poetiche sono state pubblicate sulla rivista Tsiskari nel 1980. Magrazde non si è dedicato solo alla letteratura: è stato ministro della cultura del suo Paese dal 1992 al 1995 ed è stato altresì membro del parlamento fino al 2001. Nel 2003 ha appoggiato la “rivoluzione delle rose”. Le sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, tedesco, russo e armeno. Magrazde è tradotto anche nella nostra lingua ad opera di Nunu Gelazde, sua conterranea che vive da molti anni in Italia. Sabato 22 settembre alla Fondazione Marazza – Biblioteca pubblica e Casa di Cultura di Borgomanero è stato presentato, in prima nazionale italiana, il suo poemetto Giacomo Ponti (Ladolfi Editore, 2012). Trentasette poesie, di diversa lunghezza, ma di costante e a volte epica intensità, si susseguono: testimoniano non solo le fasi del processo a un innocente, uno dei tanti che la storia ci ha consegnato, ma offrono anche vibranti squarci sull’oggi della sua Georgia e del mondo sconvolto in cui viviamo.
Un esempio per tutte:
XII
COLLEGAMENTO TELEVISIVO
Lo tsunami ha colpito il Giappone,
le vittime non sono ancora accertate,
nel frattempo lancia Gucci un nuovo profumo,
le ceneri del Vesuvio attendono i turisti.
E i patrioti della Georgia indagano
con la loro apparente diligenza
quante gocce erano proprio russe
nel sangue di Tolstoj.
La Libia ha aperto un nuovo fronte;
Chanel ha concesso la casa ai gatti;
condannano Giacomo Ponti,
accusatore è il suo popolo natìo.
(trad. Gelazde)
Dato Magrazde legge Giacomo Ponti in lingua georgiana |
Dato Magrazde, Giacomo Ponti, Ladolfi Editore 2012
Peccato che il libro (almeno la prima edizione, quella che ho letto io) contenga molti refusi e alcune evidenti imprecisioni nei testi biobibliografici, troppi per un poeta di tale portata.
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