martedì 6 dicembre 2011

Le ceneri del poeta

Ne ha parlato POESIA di Crocetti, in breve, ne ha parlato dettagliatamente Francesca Santucci
(http://www.wandamontanelli.it/CdD/edit/2011/cp.htm), ora, contrariamente a quello che mi piace di solito fare, anzi di ciò che in genere ritengo doveroso fare, inserisco anch'io qui qualcosa su questo mio libro. A chi, come me, è stata educata all'insegna del "non è necessario che tu parli di te, di ciò che sai fare, di ciò che ti riesce bene, tutto quanto è lì da vedere, se vale altri se ne accorgeranno, lo apprezzeranno, ne parleranno" è la decisione ha richiesto molta ponderazione. Ma i tempi sono cambiati da quei lontanissimi anni Sessanta nei quali l'Italia sembrava essere un altro pianeta, ricco di promesse, di bellezza, di affetti. Il berlusconismo ha assuefatto un popolo, non importa di che parte politica, ne ha viziato e corrotto la percezione delle cose e delle persone, ha incoraggiato l'esibizionismo: chi non esibisce, non esiste. Ora, esibire mai. Il pudore e la decenza lo vietano. Ma dare una notizia anche qui, su questo mio blog dedicato, nel modo più libero, personale ed "arbitrario" alle letture, sì. Dunque, Le ceneri del poeta è uscito per le Edizioni Orizzonti Meridionali, certo non uno degli editori dominanti: perciò considero molto importante la menzione della silloge su POESIA, perchè si tratta della raccolta di un'autrice che non ha né poteri né valori di scambio, né fa parte di gruppi o riviste dell'uno o dell'altro giro, non è dunque spendibile, non frutta neanche un euro. Poco ti arriva, anche in questo campo, se non hai "valori di scambio"; il merito, diversamente da ciò che accade in altri ambiti "economicamente sensibili", viene riconosciuto ma, insieme, anche taciuto o in fretta scordato. Eppure la poesia merita molto, che la si coltivi, che la si legga, che la si tenga come compagna quotidiana di vita. Questo libro raccoglie poesia civile, ma anche intima di affetti, e scaturisce da fatti e passioni di quattro anni di vita.
Oltre ai giudizi ai quali ho accennato sopra, me ne sono giunti altri privati, ne ricordo qui due proponendone sintetici estratti:
"... vi è come un crescendo verso la profondità, un filo conduttore che via via si assottiglia, dal vigore delle poesie civili alla rarefazione dell´ultima sezione. I finali, poi, sono spesso sorprendenti e davvero conclusivi e stranianti" (Giulio Martinoli)
"... circolano nei versi rimembranze come echi e moti civili dell'animo, a partire da quelli della prima composizione: sintesi di uno slancio interiore stimolato da desolanti realtà. E' lungo il processo degli eventi, e devo dire che Venticinque aprile è una delle più sentite lodi della Resistenza" (Manrico Murzi)
Venticinque aprile venne già pubblicato qui nel post che segue
http://leletturedidonchisciotte.blogspot.com/2010/04/25-aprile-festa-della-liberazione.html

POESIA, novembre 2011 (rec. Simonelli)
Eleonora Bellini, Le ceneri del poeta. Poesie 2007 - 2011, Edizioni Orizzonti Meridionali 2011

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