Marco
Castelli vive a Roma. Bravo giocatore di rugby e laureato in lettere
con l'hobby della fotografia, fa di quest'ultima la sua professione,
pur senza abbandonare i suoi interessi letterari. In particolare lo
attraggono le poesie d'amore e, dopo averle lette, ricopia le
preferite, quelle che lo emozionano maggiormente, su alcuni quaderni
che porta sempre con sé. Dopo che il matrimonio con Carla è finito,
Marco vive da solo. La sua vita, pur senza la presenza costante di
una donna, non è triste, ma aperta al lavoro, all'amicizia, alla
bellezza.
Una
sera, alla festa di compleanno di Giorgio, suo amico fin dai tempi
del liceo, Marco incontra Irene, bella, affascinante, misteriosa. Con
lei ha tempo di conversare, raccontando di sé ma anche scambiando
idee su libri, cinema, viaggi. Irene ascolta, dimostra interesse ed
empatia, tanto che chiede a Marco una poesia d'amore, tra quelle che
lui ama tanto. Così, gli dà la sua mail e si fa promettere che,
appena arrivato a casa, gliela invierà. La donna fa appena in tempo
a esprimere il suo desiderio che arriva un uomo dall'aria nervosa, le
si avvicina e brutalmente la trascina via. Marco resta sconvolto. Nel
profondo di sé, sente qualcosa che gli fa capire di avere incontrato
la donna della sua vita: un amore a prima vista è nato.
Dopo
un intenso scambio di mail, però, Irene,
volontariamente, scompare. Marco è sconvolto, non si capacita ma non
si arrende: deve ritrovare Irene a ogni costo. Convinto
dell'affidabilità della teoria junghiana della sincronicità secondo
la quale "nulla accade per caso", Marco si mette sulle
tracce di Irene, seguendo alcuni segnali apparentemente casuali. La
ricerca lo condurrà dapprima in Abruzzo e poi sul lago di Como. E
qui, tra i riflessi delle onde lariane, al soffio della breva che
incalza la vela, l'enigma si risolve e tutte le tessere
dell'intricato puzzle vanno a posto: Marco, finalmente, conosce la
verità sulla donna che ama.
Questo
secondo romanzo di Stefano Panzarasa, diversamente dal primo -un
fantasy- è una storia di realtà, di persone e di affetti, che non
rifugge dai toni del giallo: enigmi e suspence si uniscono alla
narrazione dei pensieri, dei timori e delle speranze del protagonista
che, nella sua ricerca di Irene, viene presto sorretto e affiancato
dalla figlia Bianca, dall’amica Jaineba e soprattutto dal nuovo
amico Teodoro. Quest'ultimo, incontrato sulle rive del lago di Como,
è sia originale e temerario autista di un vecchio pulmino sulla
terraferma, che temerario nocchiero di una vecchia barca sul lago e
soprattutto è un valido sostegno in ogni occasione. La lettura
scorre veloce mentre la storia ci conduce nei diversi luoghi che
Marco, prima con affanno e poi con speranza, percorre: Roma, Roseto
degli Abruzzi, Montepagano, il lago di Como e i monti che lo
attorniano. Di tutte queste località l'autore descrive le
caratteristiche delle strade e delle case, della natura che le
circonda, degli abitanti. E noi ne scopriamo i panorami, le stagioni,
le luci e le ombre.
E
le poesie d'amore? Ci sono, ci sono. Costellano l'uno o l'altro
capitolo, sottolineano l'uno o l'altro stato d'animo, indicano la via
o solleticano la nostalgia.
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| S. Panzarasa, Il collezionista di poesie d'amore, LFA Publisher |