martedì 25 giugno 2024

Le poesie dell'Oca Loca, di Gloria Fuertes e Miguel Ángel Pacheco

Le poesie dell’Oca Loca, che ricordano per alcuni tratti Toti Scialoja e per altri il García Lorca più incantato e fantastico, uscirono in Spagna quarantacinque anni fa, eppure non hanno perso nulla della nativa verve, né della capacità di divertire i lettori, aprendo loro spazi, visioni e inviti ad assaporare le parole in tutta la loro musicalità e in tutte le loro possibilità reali e fantastiche. Gloria Fuertes (Madrid 1917-1998), poetessa e scrittrice, si caratterizza per una scrittura colloquiale, semplice e frizzante, ricca di giochi verbali, ma non priva di suggerimenti a riflettere e di allusioni a temi sociali. Quest’ultimo elemento derivò forse anche dalle sue origini modeste, la mamma era sarta e il papà portinaio, e dalla sua indole fantasiosa e sognatrice. Gloria dedicò molta parte della sua opera, fresca, colorata e musicale ai bambini. Le poesie dell’Oca Loca escono ora per la prima volta in Italia, a cura di Federico Martin e Antonio Rubio, nella traduzione degli studenti della laurea magistrale in Specialized Traduction dell’Università di Bologna, coordinati dalla professoressa Gloria Bazzocchi. 

Gloria Fuertes e Miguel Ángel Pacheco,
Le poesie dell'Oca Loca
                                                                     Kalandraka 2023

La recensione integrale si legge qui Le poesie dell’Oca Loca | Mangialibri dal 2005 mai una dieta

mercoledì 12 giugno 2024

I migranti, di Marcelo Simonetti e Maria Girón

Fratello e sorella - maglietta e righe multicolori lei, maglioncino verde oliva lui - fanno appena in tempo a sentire la voce della maestra Alicia comunicare una novità, “domani arriveranno in classe due migranti”, che squilla il campanello per annunciare la fine delle lezioni. I due si precipitano verso casa, dove li aspetta il risolatte della nonna, il loro piatto preferito del quale fanno sempre il bis. Tuttavia non riescono a dimenticare quella parola, detta dalla maestra, che alle loro orecchie suona ignota e misteriosa. Chi saranno infatti “i migranti”? Pauli, la bimba, golosa, immagina che si tratti di un tipo di dolci, magari ripeni di cioccolato. Il fratello, dopo aver riflettuto un po’, decide che non si può trattare di dolci perché in classe ci sono quattordici scolari e due dolci sarebbero troppo pochi...

La recensione completa è su I migranti | Mangialibri dal 2005 mai una dieta

Marcelo Simonetti e Maria Girón, I migranti, Traduzione di Francesco Citarella, Tiziana Masoch, 
Ilide Carmignani, Kalandraka 2024