1941. La Francia e' invasa dalle truppe tedesche. Rachel, una ragazzina ebrea, studia alla Maison des enfants de Sèvres, che mette in atto metodi educativi avanzati, molto rispettosi della liberta' dei bambini. I genitori, dei quali non ha piu' notizia, l'hanno iscritta a questo istituto per proteggerla dai pericoli della guerra e dell'invasione nazista. Qui Rachel scopre la passione per la fotografia e non si separa mai dalla sua Rolleiflex, la macchina fotografica che l'aiuta a guardare le persone e il mondo in profondita', oltre le apparenze. Quando la persecuzione degli ebrei si intensifica, la ragazzina, come le sue compagne e i suoi compagni di scuola, deve cambiare nome. Si chiamera' Catherine. E come Catherine sara' costretta a fuggire e a nascondersi da un paese all'altro della Francia, grazie a una rete di solidarieta' molto estesa. Avra' la fortuna di scampare alle retate naziste e di poter tornare infine, quattro anni dopo, nella sua Parigi finalmente liberata. La storia raccontata dalla Billet si ispira a fatti reali della vita di sua madre, Tamo Cohen, bimba ebrea nascosta nella Maison de Sèvres.
La guerra di Catherine, riuscitissima graphic novel illustrata da Claire Fauvel, nasce dall'omonimo romanzo e rende omaggio alla fotografia come arte e insieme alle organizzazioni resistenziali che salvarono molte vite umane. Perche' anche quando i lupi urlano a morte ci sono donne e uomini che restano fedeli all'umanita'.
J. Billet e C. Fauvel, La guerra di Catherine, Mondadori 2017
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