venerdì 9 giugno 2017

Lago d'arte e di poesia, di Vincenzo Guarracino

"E' in te primavera perenne/ mentre ti ammanti di verdi gemme/  mentre vinci il gelo è in te primavera perenne" scriveva Paolo Diacono (720-799) contemplando le acque del Lario dei tempi suoi lontani. E poi Ugo Foscolo: "più gaio Euro provoca/ su l'alba il queto Lario..." e poi ancora Gadda, Cardarelli, Marinetti, Montale, Pasolini, Stendhal dedicarono a queste acque parole ed affetti. Sono oltre trecento i poeti, gli scrittori, i pensatori che incontriamo in questo libro, splendidamente curato e commentato da Vincezo Guarracino, e tutti pronti ad accompagnarci sulle rive del lago di Como. Non solo di manzoniana memoria, com'è noto ai più, dunque, è questo specchio d'acqua che si sdoppia sinuoso tra i monti verdazzurri e le prealpi affacendate. Grazie alla fortunata intuizione dell'autore e dell'editore, abbiamo tra le mani un'antologia nuova e originale, perché alla memoria letteraria affianca un itinerario turistico preciso e intenso, sulle rive di un lago tra i più amati, nel tempo, da artisti, musicisti, intellettuali e letterati. L'opera, memore della lezione di Carlo Dionisotti, traccia una minuziosa e appassionata mappa intrecciando versi, prose, memorie, scorci di paesaggio, riferimenti geografici antichi e nuovi: il volto - anzi i molteplici volti - del Lario contemplato, narrato e cantato lungo i secoli.
Vincenzo Guarracino, poeta e critico, ci offre dunque, con questa sua ennesima fatica un libro che è, insieme, antologia letteraria, guida di viaggio, memoria storica, sostegno alla riflessione e al pensiero. Un grande regalo per i nostri frenetici, smemorati giorni.



Vincenzo Guarracino, Lago d'arte e di poesia. In gita sul Lario in compagnia di artisti e scrittori, Carlo Pozzoni fotoeditore 2016

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