Uomo come è un corso in tre volumi di "testi sussidiari riuniti" per la scuola elementare, pubblicato in prima edizione a Milano nel 1976 per Fratelli Fabbri Editori. L'opera si propone di aiutare i bambini a "conoscere nuove cose per avere nuove idee". Ogni volume inizia con l'Educazione Civica che per la classe terza è dedicata allo studio della famiglia, della sua storia, dei suoi bisogni, materiali, psicologici e affettivi. Segue poi "Un posto per la famiglia: la casa", capitolo dedicato anche alla "casa che non c'è", alle baracche, descritte da Moravia. E poi, oltre la famiglia, l'ambiente: il quartiere o il paese, le città e la campagna, non solo italiana. Il volume dedicato alla classe successiva si apre con il lavoro, "la realtà più importante del mondo dei grandi": luoghi di lavoro, lavori diversi, ambiente di lavoro e lavoro nell'ambiente, lavoro in collaborazione, lavoro e salute, turni e orari di lavoro, salari e stipendi, mezzi di produzione e forza lavoro, organizzazioni dei lavoratori, sindacati. Nel terzo volume per la quinta classe l'educazione civica "presenta una grande varietà di aspetti, nei quali si intrecciano migliaia di relazioni tra noi e gli altri, tra l'individuo e la società". Tra questi spiccano i più semplici e vicini all'esperienza dai ragazzini: il tempo libero, il gioco e lo sport, la vita del quartiere, i libri e la lettura, la televisione che in quegli anni sta diventando "Il nuovo focolare domestico", la pubblicità e "l'obbligo di consumare", il potere di pochi e l'informazione, la scuola e la Costituzione, per concludere con il testo della canzone "La libertà" di Giorgio Gaber.
Ho dedicato molto spazio all'Educazione Civica in questo sussidiario della metà degli anni Settanta, perché questa materia non è stata "scoperta" adesso, come taluni immaginano, e i suoi temi, ampi e complessi, possono essere presentati in modo approfondito e anche attraente, con linguaggio e illustrazione adatti all'età degli scolari. Questo è avvenuto in passato e avviene e può avvenire ancora.
Uomo come si distingueva per la capacità di descrivere e presentare i contenuti di ogni materia, sempre legandoli all'esperienza e alla realtà, anche quotidiana, contemporanea, senza semplificazioni e bamboleggiamenti, in modo da offrire "uno strumento per conoscere meglio la realtà di oggi, per cominciare a viverci da buoni cittadini, da cittadini 'lavoratori', come dice la nostra Costituzione". Questo in apertura delle pagine dedicate alla Storia. E così per ogni materia a testimoniare il fervore educativo, culturale e sociale di quegli anni; fervore che speriamo non del tutto perduto.
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