mercoledì 14 aprile 2021

L'air est les yeux, di Bernard Noël

L'air est les yeux ( à Jean-Pierre Sintive)

On pose quatre mots
un piège

le monde tourne le dos

silence
silence et rumeur

la nuit en plein jour
les yeux partis loin

la tête à l'envers

et plus bas que tout
le ciel sous les pieds

tout à coup trop
de voix dans la main

la main aérée

et moi l'embrumé
me voilà hors je

alors couché là
le blanc de soi-même

et là-haut debout

et soi de soi
l'aube

puis tout projeté
pour combler l'espace

tout vers l'un tout vers l'autre

et l'empreinte d'air
tombant sur la page


L'aria è gli occhi (a Jean Pierre Sintive)

Posiamo quattro parole

una trappola

il mondo ci dà le spalle

silenzio

silenzio e rumore

la notte in pieno giorno

gli occhi andati lontano

la testa al contrario

e più in basso di ogni cosa

il cielo sotto i piedi

all'improvviso troppa

voce in mano

la mano aerea

e io frastornato

eccomi escluso io

allora disteso là

il bianco di sé

e là in alto in piedi

e il sé del sé

l'alba

poi tutto progettato

poi riempire lo spazio

tutto verso uno tutto verso l'altro

e l'impronta d'aria

che cade sulla pagina

(traduzione di Eleonora Bellini)


Bernard Noël (19 novembre 1930 - 13 aprile 2021) è stato poeta, saggista, romanziere, drammaturgo, traduttore e critico d'arte. Tutta la sua opera si volge all'indagine di ciò che lega pensiero e creazione artistica e letteraria, parola e ricerca di senso. Noël elabora il concetto di "sensure", cioè di privazione di senso, parola omologa di "censure", cioè privazione della parola. In L’Outrage aux mots (L'oltraggio alle parole, 1992) egli nota che "le pouvoir bourgeois fonde son libéralisme sur l’absence de censure, mais il a constamment recours à l’abus de langage [...] L’abus de langage est lui à l’origine de la sensure, puisqu’il violente [la langue] en la dénaturant". Questa operazione di eccesso, di accumulazione esorbitante di parole, che toglie loro profondità e significato, è la "sensure": là dove la censura toglieva e cancellava ora la sensura esibisce e sovraespone. Il risultato sulle coscienze è il medesimo. 

Di Noël è recentemente uscito in Italia Il poema dei morti nella traduzione di Fabio Scotto, con testo a fronte (Book Editore 2020). Scrive Scotto nella prefazione: "proporre oggi al pubblico italiano una raccolta come Il poema dei morti [...] significa ricondursi alle ragioni profonde e originarie della poesia di questo autore, oggi ritenuto uno dei maggiori del nostro tempo, non solo per l'ampiezza e la qualità della sua opera, ma anche per la fedeltà mai venuta meno a un coerente percorso di ricerca..." Confidiamo che presto altri libri di Noël possano essere messi a disposizione dei lettori italiani. 

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