venerdì 29 novembre 2024

Di casa in casa, la vita, di Piero Chiara

Che cosa accade delle tante vite che popolano città e paesi sfilando davanti ai nostri occhi a volte curiosi, a volte distratti o indifferenti una volta che si siano spente? Qual è il momento dell'oblio, di quel definitivo oblio che ne nasconde e cancella movenze, profili, abitudini, pensieri e desideri? Che cosa potrebbe salvarle restituendo loro almeno un poco di storia e di spessore?

La narrazione, il racconto risponde Piero Chiara in questo libro dal titolo emblematico: "Piccoli destini, sorti meschine, da formica tra le formiche in un grande formicaio: E mai uno che si distinguesse, che facesse parlare di sé, come se fossero tutti d'accordo nel non contar nulla. Ma è la vita che schiaccia gli individui a quel modo, che li suscita dal nulla e per il nulla, infusori di un ciclo del quale sfugge a tutti la meccanica..."

Eppure qui la vita scorre davanti ai nostri occhi briosa o penosa, grigia o multicolore, piana o contorta, con tutte le sfumature che, a ben guardarla, possiamo cogliere, indovinare, immaginare. Ci sembra di veder scorrere dinanzi ai nostri occhi i paesi di lago come dai finestrini di un treno o dagli oblò di un battello. Ne intravvediamo gli abitanti, le loro occupazioni quotidiane, ne immaginiamo i discorsi e i pensieri: ed ecco il signor Ognibene seduto al tavolino di un Caffè e il commendator Confortorio, aiutante del boia; il capitano che domina dall'alto il suo battello e il professor Franceschi del collegio De Filippi di Arona; l'enigmatico Bonalumi, burlone anche e oltre la morte, e il signor Bestetti collezionista d'arte.

Nella presentazione della raccolta Carlo Fruttero e Franco Lucentini notano che una "professionale umiltà traspare ovunque da queste storie – dalle più semplici, brevi e per così dire 'economiche' alle più elaborate e complesse – fa tutt'uno con il suo genio morale e poetico. E di lì, da quest'assenza, in un narratore nato, di ogni vanità o sfoggio letterario, nasce senza dubbio il suo incanto..."

Il vento della narrazione soffia, sorprendente e costante, nei racconti di Chiara, a volte sospingendoci, altre ostacolandoci, accompagnandoci sempre su quelle rive profumate d'acqua che chi non c'è nato non può capire.

Piero Chiara, Di casa in casa la vita, Mondadori 1988. Introduzione di Carlo Fruttero e Franco Lucentini


lunedì 25 novembre 2024

Oscar e io (e tutti i nostri posti), di Maria Parr

Oltre duecento pagine per piccole grandi avventure ed esperienze di vita, narrate con tutto lo stupore e la sincerità che contraddistinguono il più autentico sentire dell’infanzia: l’influenza e il safari fluviale, la casa degli zii e la malattia di zio Øyvind, la casetta sotto il pino e la scuola, la “Babbo Natale fobia” e Halloween, la pista degli slittini e un desiderio che si avvera troppo presto. Ogni capitolo è una tappa nella crescita, nella comprensione reciproca e nell'accettazione dell'altro da parte dei due piccoli protagonisti, la riflessiva e un po’ autoritaria Ida, voce narrante del romanzo, e l’impetuoso e ben determinato Oscar. Al racconto di situazioni e avvenimenti che fanno spesso sorridere il lettore si unisce una storia triste, quella della morte di zio Øyvind e del profondo dolore di suo marito, zio Bulle, raccontati con partecipazione profonda e sentimenti delicati. 

La recensione per intero si legge su Mangialibri, qui Oscar e io (e tutti i nostri posti) | Mangialibri dal 2005 mai una dieta

Maria Parr, Oscar e io, Beisler Editore 2024. Traduzione di Alice Tonzig


giovedì 21 novembre 2024

Rico e il mistero dell'angolo triangolo, di Andreas Steinhöfel e Lena Winkel

Rico e la sua mamma vivono in una grande città della Germania, Berlino, dove si sono stabiliti dopo una serie di trasferimenti in luoghi diversi. A causa di questi, Rico non ha mai potuto frequentare un asilo nido, un gradevole posto per bambini piccoli, dove forse avrebbero notato subito che lui non pensa allo stesso modo degli altri bambini. Rico pensa lentamente e “intorno agli angoli”. Per spiegare questa cosa ci vuole tempo, così come per spiegare una rana, che “è verde, verde come un prato” e salta. È questo che fa la rana, salta. Anche Rico salta e, se si fa male, interviene subito la sua mamma con “il cerotto della consolazione”. Rico pensa attorno all’angolo, può girare attorno all’angolo, ma dimentica subito quale angolo ha appena superato. E il successivo. E quello dopo ancora. Questo è un problema, un grave problema per un bambino che abita nell’immensa Berlino...

giovedì 14 novembre 2024

Le cronache di fratello Cadfael, di Ellis Peters

Fratello Cadfael è il protagonista di una serie di gialli ambientati tra il 1137 e il 1145 nell'abbazia di Sherwsbury, in Inghilterra. Dopo una vita avventurosa che lo vede alla prima crociata e poi militare, Cadfael si ritira nell'abbazia, dove esercita la professione di erborista coltivando da sé le sue piante. Diviene monaco, ma non abbraccia né il sacerdozio né il diaconato. Il suo acume e la sua conoscenza dell'animo umano e del mondo, lo rendono abile investigatore ogni volta che un fatto di sangue turba la vita di Sherwsbury.

Il primo dei tre gialli raccolti in questo volume, La bara d'argento, vede Cadfael alle prese con un delitto avvenuto durante un pellegrinaggio in Galles di alcuni monaci desiderosi di procurarsi le reliquie di santa Winifred, che, degnamente esposte ai fedeli e grazie alla devozione dei monaci, darà lustro all'abbazia di Sherwsbury.

Nel secondo romanzo, Un cadavere di troppo, Cadfael, che ha il compito di dare degna sepoltura ai cadaveri dei sostenitori della fazione perdente durante la lotta dinastica fra Stefano e Maud, nipoti di Guglielmo il Conquistatore, scopre il cadavere di un giovane che non ha nulla a che fare con le parti in lotta. Dopo un'indagine difficile e dolorosa, risolve il mistero con saggezza e misericordia.

Ne Il cappuccio del monaco la vittima è un ricco castellano, morto per avvelenamento. E il veleno proviene dal laboratorio di fratello Cadfael. Pur non essendo sospettato, Cadfael si fa un punto d'onore di risolvere, più in fretta possibile, l'intricata vicenda.

L'autrice della fortunata serie, che ha avuto anche una trasposizione televisiva, è Edith Pargeter, storica del medioevo, che usa qui lo pseudonimo di Ellis Peters.



sabato 9 novembre 2024

Scaffale locale 14: Il mondo dei Faraggiana, di Maurizio Leigheb

«Qualcuno si chiederà perché un nuovo libro sui Faraggiana, dopo le ricerche storiche pubblicate dalla Fondazione omonima, compresi alcuni miei contributi riguardanti la figura centrale di Alessandro viaggiatore e i viaggi da lui compiuti nell’arco di dieci anni, dal 1901 al 1910. Mancava una pubblicazione che, al di là della ricerca storica e genealogica sinora compiuta sulla famiglia, interpretasse il ricco repertorio iconografico pervenutoci in un’ottica sociale e antropologica, come ritratto di una famiglia aristocratica e della sua epoca, contestualizzandolo e dandogli un senso nell’ambito della storia della fotografia dell’Ottocento e degli inizi del Novecento e della storia dei viaggi e dell’esplorazione: un diverso prodotto editoriale, con immagini in bianco e nero e a colori, un’impaginazione moderna e un testo divulgativo adatto a un vasto pubblico» così Maurizio Leigheb sul suo "ritratto fotografico di una famiglia aristocratica e della sua epoca".  

Il volume di 240 pagine, dalla ricca e inedita documentazione fotografica, dotato di un apparato di note e di una ricca bibliografia, delinea il ritratto di una famiglia importante per la città di Novara e soprattutto quello di Alessandro Faraggiana, viaggiatore, esploratore e collezionista a cui si deve gran parte degli esemplari e manufatti del Museo di Storia Naturale ed Etnografico novarese. Le numerosissime fotografie di interesse storico e antropologico del volume, non esposte sinora al pubblico, offrono ai lettori una serie di affascinanti ritratti di persone della famiglia e parte della documentazione dei viaggi in Africa e in India di Alessandro, avvenuti fra il 1901 e il 1910.

Giornalista, scrittore, etnologo (membro della Società Italiana di Antropologia Culturale), documentarista, fotografo e pittore, Maurizio Leigheb è considerato uno dei maggiori antropologi-viaggiatori italiani di professione.

Maurizio Leigheb, Il mondo dei Faraggiana, Società storica novarese 2022