
Nella Grecia del romanzo ci sono segnali di ripresa economica e lo si vede dai cambiamenti nella vita quotidiana: le auto hanno ripreso a circolare; Adriana, la moglie di Kostas, ha ripreso a cucinare i ghemistà; al governo è salita una coalizione trasversale, né di sinistra né di destra come usa oggi, ma dedita al "fare". E pare proprio che il denaro abbia ripreso a circolare. La gente spende di più perché gli stipendi sono aumentati e addirittura gli armatori, tutti fuggiti a Londra o nei paradisi fiscali per evadere le tasse, pian piano fanno ritorno in patria. Ma da dove vengono queste potenti iniezioni di soldi a ravvivare il corpo di un Paese fiaccato ed esangue? Charitos medita, raccoglie informazioni e le collega, ricerca fino a scoprire con certezza che gli investimenti costituiscono una sorta di pulizia del denaro sporco, pulizia che sarebbe illegale se non godesse il muto beneplacito del governo e perfino delle istituzioni europee. Potrà rendere noto questo meccanismo malato ed ingiusto additando i colpevoli e ristabilendo almeno un poco le ragioni dell'onestà e della giustizia il nostro Kostas, un uomo solo?
Lo scoprirete solo leggendo il romanzo, che consiglio con convinzione.
Petros Markaris, Il prezzo dei soldi, La nave di Teseo