Rintarō,
ragazzo solitario orfano di genitori, è sempre vissuto con il nonno.
Dopo l'improvvisa morte del vecchio, un intellettuale brillante divenuto libraio dopo la pensione, Rintarō si ritrova da solo nella
libreria Natsuki, la libreria antiquaria, ricca di classici di ogni
tempo, della quale il nonno si occupava con grande competenza, grande
passione e grande dedizione. Anche Rintarō, cresciuto in
quell'atmosfera insieme raccolta e aperta ai più vasti orizzonti, ha
amato e ama i libri, ma ora dovrà abbandonare tutto e trasferirsi a
vivere con la zia, unica sua parente al mondo. Il ragazzo è solo e
disorientato, pensa al nonno che gli manca tanto mentre fa scorrere
gli occhi sul dorso dei libri amici, amati compagni che dovrà
lasciare. Interrompe i suoi pensieri l'entrata in scena di un
personaggio fantastico e arguto: un gatto, uno speciale gatto
parlante. Noncurante del carattere chiuso e timoroso di Rintarō il
gatto lo coinvolgerà in un'impresa, anzi in più imprese,
apparentemente impossibili, salvare i libri che si trovano in
situazioni di pericolo: libri compulsivamente fagocitati, libri
ridotti ai minimi termini, libri fatti oggetto di insano profitto.
Ragazzino e gatto si trovano per ben quattro volte in una dimensione
misteriosa e parallela dello spazio e del tempo e ogni volta il
compito di Rintarō diviene più difficile. Ogni volta, però, egli
trova in se stesso una forza che non conosceva e che lo conduce a
superare la prova che gli si para davanti. L'amore e la profonda
conoscenza dei libri, specialmente di tutti quei classici "che
non vuole più nessuno e che non si vendono", sono la forza e il
motore del ragazzo, che esprime con estrema lucidità, mentre sta per
uscire vittorioso anche dall'ultima, più ardua prova, un concetto
tanto semplice quanto stupefacente: "Non si devono ferire gli
altri. Non si devono vessare i deboli e si deve dare una mano a chi è
in difficoltà. C'è chi dice che tutto questo sia scontato, ma in
realtà non è più così. E non solo, ma ora c'è anche chi si
chiede se sia davvero necessario. Ci sono molte persone che non
capiscono perché non si debba ferire gli altri. E non è facile dar
loro una spiegazione. Perché non si tratta di un ragionamento
logico. Ma leggendo i libri lo si può capire. Si comprende
facilmente una cosa molto più importante di qualsiasi discorso
articolato, e cioè che gli uomini non vivono da soli su questa
terra".

Sōsuke Natsukawa, Il gatto che voleva salvare i libri, Mondadori 2020, traduzione di Bruno Forzan